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Il pensiero unico

  • Immagine del redattore: Antonino Spoto
    Antonino Spoto
  • 24 mar 2017
  • Tempo di lettura: 2 min

Una piccola cosa grave è accaduta nel Parlamento Europeo.

Il deputato polacco Ryszard Korwin-Mikke ha affermato che le donne sono pagate meno degli uomini perché sono più deboli, più piccole e meno intelligenti.

No, la cosa grave non è questa. Certo si tratta di opinioni retrograde, prive di fondamento e fortemente ingiuste. È normale che ci sorprendiamo, dissentiamo, disapproviamo e perfino che ci indigniamo. Ma il fatto che qualcuno – anche un deputato – professi opinioni che (per fortuna) la maggior parte di noi considera riprovevoli è cosa di piccolo conto, senza serie conseguenze.

La cosa grave è che il presidente del Parlamento – Tajani, un italiano già seguace di Berlusconi – abbia punito il deputato polacco per aver espresso quelle opinioni (10 giorni di esclusione dal parlamento, 30 giorni senza diaria e 1 anno di esclusione da qualunque attività di rappresentanza del parlamento).

C’è una differenza importante tra opporsi alle opinioni di qualcuno e negargli il diritto di esprimerle. Ancora più inquietante è che il diritto d’espressione sia negato proprio in un parlamento, il luogo che - dai tempi delle rivoluzioni inglese e francese - più rappresenta la sacralità della libertà d’espressione.

La cosa è avvenuta nell'indifferenza – anzi in molti casi nel tripudio – dei tanti (quasi tutti) che si professano democratici.

Evidentemente molti non sanno che democrazia non è solo il prevalere della maggioranza. Se così fosse, i vari regimi nazi-fascio-comunisti – con i loro ineguagliati record di consensi oceanici – dovrebbero essere considerati modelli di democrazia.

Evidentemente molti hanno perso la nozione che democrazia è principalmente il rispetto delle libertà individuali, innanzitutto di quella d’espressione.

Evidentemente c’è una gran voglia di pensiero unico in giro.

Evidentemente i molti democratici che esultano per la punizione del deputato polacco non si rendono conto che il martello del pensiero unico - una volta in funzione – può valere per qualunque opinione che non piaccia alla maggioranza oceanica del momento.

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Nel poema di Ariosto Astolfo va sulla luna per recuperare il senno perduto di Orlando. La razionalità è il filo conduttore del blog, diario di idee e letture, in cui prendo spunto da questioni di cultura, società e costume, per segnalare quelli che mi sembrano vizi del pensiero, mancanze di raziocinio.

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