Tifosi della politica
- Antonino Spoto
- 12 nov 2016
- Tempo di lettura: 1 min

Incontro persone che parlano del referendum. Mi annoio, cambio discorso. Oddio, sono diventato superficiale? È che la questione mi pare irrilevante. Le leggi le applicano gli uomini, secondo i propri usi e valori. In Italia piegandole a proprio vantaggio (Edward C. Banfiel, Le basi morali di una società arretrata). Sono convinto che, se un dio burlone scambiasse le costituzioni di Germania e Italia, i due Stati continuerebbe a funzionare come prima, rispettivamente alla tedesca e all’italiana.

Ma allora perché i più si appassionano tanto? A me pare che sia una questione di tifo. Che per gli italiani la politica sia un’altra versione del calcio, solo più “intellettuale”. Basta vedere un dibattito televisivo. A nessuno – giornalisti, partecipanti e pubblico – pare interessare davvero la sostanza delle questioni. Gli argomenti sono solo strumenti. Per segnare più gol, per raccogliere più applausi. La propria squadra/partito ha sempre ragione. I propri campioni/leader sono sempre i migliori. E alla fine, tutto ciò che conta è se abbiamo vinto o perso.
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